Il primo progetto in assoluto, ad essere stato realizzato con una tecnica mai utilizzata dal sottoscritto prima di allora. Pietra migliare di una lunga serie di studi e progetti che si sono susseguiti negli anni, innovando e migliorando sempre di più.
Per questo motivo, il wip di questo studio è quello che pare abbia catturato più visualizzazioni di tutti, nonostante le varie incertezze e lacune nella procedura di rivestimento utilizzata senza una guida in compagnia solo di tanta passione e delle proprie convinzioni giuste o errate che fossero: senza questo studio, non avrei certo potuto realizzare lavori alla stregua del modello Canadair CF 104 "Starfighter"!
Un'ultima considerazione: al momento questo modello resta l'unico ad essere stato realizzato con completo rivestimento in lamierino metallico (e non nastro di alluminio autoadesivo o metal bare) e riverniciato successivamente secondo le normali regole modellistiche.
Grazie per lattenzione e buona navigazione.
B.F. Miller, a member of the USAAF, served with several units in the RAF. While serving with No.508 Squadron flyng a Mosquito, he shot down a V-1, and added another two while flyng with Fighter Interception Unit, which was tasked with intercepting the V-1s, and which was ultimately done by No.501 Sqdr. Serving with the latter, Miller was able to destroy another six V-1s. Other pilots besides Miller flew this aircraft, and on the night of October 21/22, 1944, F/O L.A.L. Johnson bagged two
Source: Eduard kit instructions & references
Il progetto Tempest, datato 2011/2012 è, a tutti gli effetti, il più importante dell'evoluzione della tecnica MWP (Metal Work Panels) in quanto, nel bene o nel male, seppur da un lato, aspramente criticato dai modellisti c.d. "puristi" e dunque fortemente detrattori, e dall'altro, amato e sognato invece da tutti coloro che, lungimiranti, intravedevano finalmente una reale possibilità di poter realizzare i propri modelli completamente, o anche solo parzialmente, in metallo leggero, ultrasottile come il lamierino di alluminio e rame, è stato il primo ad indicare la via, beninteso lastricata da successi e fallimenti come accade nella vita, da seguire per ottenere un risultato sicuramente apprezzabile e capace di restituire un' enorme soddisfazione.
Fin qui, nulla di che, ma il progetto in esame, è stato all'altezza di abbattere nel tempo, la mendace barriera dell'inutile convinzione che ammorbava ( e probabilmente anche ora) i soliti detrattori, in merito all'assurdità e/o impossibilità di procedere con la tecnica MWP, su un modello di così piccole dimensioni ( scala 1:48) : ebbene, pare proprio che i fatti, o meglio, le innumerevoli illustrazioni sparpagliate lungo le pagine del sito, raccontino una ben altra verità , come dimostrato ad esempio dal modello B-58 "Hustler" in pari scala dimensionale.
Alla stregua di quanto detto sopra, risulta incontrovertibile che il progetto "Tempest" è da considerarsi a tutti gli effetti, come la genesi della tecnica MWP ( o quantomeno, di quella utilizzata nella Guida redatta dal sottoscritto) e dunque come, la "pietra migliare" di una procedura veramente molto complessa ma non di meno, alla portata di tutti coloro che, armati di molta pazienza e fiducia, ne potranno ricavare un'enorme soddisfazione.
La tecnica MWP, eseguita correttamente secondo precise regole di base in modo completo o anche parziale, restituisce al modello, un realismo sicuramente interessante dal punto di vista strutturale e della testurizzazione con effetti difficilmente paragonabili a quelli (sebbene di grandissimo valore ed impatto sia modellistico che fotografico ) conseguenti alla colorazione in NMF (Natural Metal Finishing) a prescindere dagli ottimi prodotti presenti sul mercato e dalla semplicità o comodità insita nella tecnica di colorazione e preshading .
Sono fiero e soddisfatto del risultato raggiunto con il progetto in esame indipendentemente dagli errori commessi ( ce ne sono tanti e da questi, ho cercato di trarre conclusioni ed imparare nuove metodologie al fine di evitarli in futuro ) e son felice di aver potuto condividere il percorso con moltissimi interessati i quali, continuano tutt'ora a seguirmi in nuove e particolari avventure sempre più complesse ed importanti.
A proposito di percorso evolutivo della tecnica MWP, concludo l'articolo rammentando a me stesso che, c'è ancora molto da imparare sull'impiego della tecnica di rivestimento metallico e solo con il costante impegno ed un pizzico di fiducia si ottiene la necessaria esperienza per affrontare e superare la nostra quotidiana avventura.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Questo progetto, contrariamente a quelli successivi, è stato infatti interamente realizzato con lamierino (alluminio) ultrasottile e colla spray ( stesa a caldo ).
Attualmente il lamierino metallico è stato superato dal più pratico e decisamente meno costoso nastro metallico autoadesivo ed il suo utilizzo è mirato solo per alcune parti che necessitano di una prticolare lavorazione e sottigliezza (es. pannelli di apertura vani motore, armi ecc...) dove resta assolutamente insuperabile.
Una volta rivestito con i pannelli metallici ed interamente riscritti (pannellature e rivettature) il modello è stato verniciato ed "invecchiato".
Il modello in questione, è effettivamente una serie limitata proposta dalla Eduard ed arricchita da numerosi accessori proposti dalla CMK come il potente propulsore Napier Sabre (il castello è stato interamente autocostruito), il cockpit interamente realizzati in resina.
A breve , sarà completata e pubblicata l'ultima e definitiva galleria fotografica del m odello.
Grazie per l'attenzione e come sempre, buon modellismo a tutti.
Giorgio
MWP ( Metal Work Panels ) : nella mia Guida, giunta alla quarta parte, spiego passo passo, come accostarsi a questa tecnica molto particolare ed un poco impegnativa ma, allo stesso tempo, di grande soddisfazione grazie alla quale, una volta acquisite le tecniche di base e la giusta manualità, potrete realizzare i vostri progetti in metal finish.
Buona navigazione.
Giorgio
Milano, ottobre 2018
Ho deciso di dedicare al modello Tempest Mk V nella versione "Limited Edition " di Eduard in scala 1/48, una nuova ed inedita galleria fotografica.
Il modello viene ritratto nel suo diorama originale, povero forse ma essenziale nel contenuto.
Sono particolarmente affezionato a questo lavoro poichè, come ho avuto modo di spiegare a suo tempo, è stato il primo esperimento ( 2011 ) con il quale mi sono accostato alla tecnica MWP (Metal Work Panels) ovvero al rivestimento metallico di un modello in plastica.
Pue essendo consapevole di tutte le carenze tecniche e conseguentemente degli errori commessi durante l'esecuzione di questo progetto, sono orgoglioso di mostrarlo come il vero ed unico capostipite di una tecnica che mi ha dato e continua a darmi enormi soddisfazioni.
The ultimate photo-gallery:
Hawker Tempest MkV - Eduard kit "Limited Edition" scale 1:48 + CMK Napier Sabre MkIIb + PE Eduard detail set + Full MWP (metal work panels)
In questa sezione. puoi consultare tutto il materiale utilizzato per realizzare questo progetto.
Il kit e gli accessori impiegati per dettagliare ed arricchire il diorama fotografico pubblicato nella pagina.