Prima di tutto, dopo aver studiato le immagini relative ai paracadute utilizzati dalla famiglia Flanker ( dal 27 in poi) e non solo (ho visto l'immagine di un MiG 25 "Foxbat" con analoghe caratteristiche) mi sono esercitato a realizzare alcuni modelli su carta da forno (ottima per lo scopo) in seguito trattata ( bagnata, stropicciata ed infine asciugata) per ottenere una forma che si avvicinasse il più possibile a quella reale.
La sopradescritta procedura mi ha permesso di capire che il modo più semplice per realizzare il paracadute sarebbe consistito nel predisporre due croci identiche tra loro intersecate formate da cinque quadrati perfettamente uguali, il cui centro dovrà essere bucato per permettere lo scorrimento del c.d. "direzionale" ovvero di un piccolo paracadutino a forma di "fiore" che per primo fuoriesce dal vano posteriore e dirige i due paracadute di frenata.
Dopo un paio di prove e confronti con il modello in scala 1:48, ho ritenuto abbastanza convincente ( ma questa è solo una mia opinione) realizzare le croci intersecate rappresentate da n. 5
quadrati, di cm. 4x4 e dunque con altezza totale di cm.12 (3x4).
Nel disegno, i cinque quadrati ricavati, sono stati a loro volta suddivisi e cuciti a macchina, in sei sottosezioni (per lato) esattamente dove andranno poi ad affrancarsi i relativi tiranti (sei
per lato pari a 24 fili per ogni paracadute)
Per la realizzazione del paracadute, è stato impiegato un lembo di stoffa di pura seta color avorio: naturalmente, la scelta del materiale deve rispondere alle esigenze di rappresentazione che
ognuno vuole dare al proprio diorama.
Nel mio caso, non mi interessava ricreare la scena con i paracadute aperti e dunque gonfi d'aria e sospesi da terra, bensì una immaginaria situazione di mancato sgancio degli stessi post frenata
e dunque, una semplice (ma forse maggiormente credibile dal punto di vista modellistico ) situazione manutentiva : in questo caso, la seta si è rivelata un'ottima scelta per i suoi
riflessi lucido/opaco tipici di quella stoffa resa ancor più convincente, dalla morbidezza nella naturale posizione a terra.
I paracadute sono stati ritagliati, cuciti a macchina e rifilati a mano . Questa determinante operazione è stata interamente curata da mia moglie alla quale va il mio più sincero ringraziamento.
Una volta realizzati i paracadute, dovranno essere affrancati (cuciti a mano) tutti i 24 tiranti (6x4 lati) che andranno poi a confluire in un unico terminale.
Il direzionale, è stato disegnato e confezionato anch'esso in seta ed al pari dei paracadute, è stato colorato ( airbrush ) con vernice acrilica Valleyo color arancione (diluito al 20% con
diluente e 0,5% con bianco Valleyo).
La forma dei paracadute, è stata ottenuta attraverso una semplice procedura di " apprettaggio" (come per le camicie) dei manufatti e contestuale asciugatura a "phon" su supporto (
va benissimo qualsiasi oggetto a forma di piccolo tubo tondeggiante es. manico di scopa) . Ciò ha permesso di conferire la tipica forma senza rinunciare alla naturale morbidezza
del tessuto e ciò era proprio quello che mi aspettavo e desideravo per il fotodiorama.
In questo modo, potremo dare qualsiasi forma al nostro paracadute a seconda delle nostre esigenze.
Per l'esecuzione del test, mi sono servito del getto di aria (fredda) generato da un phon alla massima potenza ed avendo cura di coinvogliare il flusso d'aria, sotto le ali del modello in modo
tale da poter far sollevare i paracadute dalla base come illustrato nelle seguenti immagini:
A presto, e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Aquatarkus10